Gazzetta del Mezzogiorno, il Cdr denuncia: Violato il contratto di lavoro

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Il Cdr della Gazzetta del Mezzogiorno segnala in una nota il comportamento scorretto da parte del direttore e dell’editore che hanno negato la pubblicazione di un comunicato. Assostampa a fianco Cdr e giornalisti per rilancio giornale

logo-gazzetta-del-mezzogiornoPubblicazione di una nota sindacale negata “su pressione dell’editore”. Questa la denuncia del Comitato di redazione della Gazzetta del Mezzogiorno, che attraverso una nota denuncia l’accaduto: il direttore responsabile della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso ha negato, in grave violazione del contratto di lavoro giornalistico, la pubblicazione di un comunicato sindacale. I rappresentanti del Comitato di redazione avrebbero voluto raccontare ai loro lettori che martedì 12 maggio la Gazzetta del Mezzogiorno abbandona la storica sede centrale di via Scipione l’Africano, a Bari, che per 43 anni ha ospitato la redazione del giornale”. L’organismo sindacale spiega anche che “l’azienda completa, pur di fronte ai forti dubbi espressi dal personale, il disegno prospettato già due anni fa, consegnando la gloriosa testata ultracentenaria all’anonimato di un appartamento, abbandonando al degrado prima e disfacendosi ora di un importante cespite immobiliare, simbolo per la città capoluogo e per l’intera regione, senza far coincidere il cambio di sede con il rilancio del giornale che i lettori aspettano e che la redazione invoca da anni”.

Solo l’ultimo di una serie di episodi, continua il Comitato di redazione nella nota, “di una lunga azione di svuotamento e impoverimento del giornale. Il Cdr non può che constatare come dal 1997 l’azienda e l’editore catanese Mario Ciancio Sanfilippo, lontani mille chilometri dalla storia e dalla realtà sociale ed economica di Puglia e Basilicata, si siano intestarditi a seguire unicamente politiche recessive, depressive della forza lavoro e del capitale umano. In chiusura, la nota lancia un appello alle istituzioni delle regioni in cui è è diffusa la Gazzetta del Mezzogiorno (Puglia e Basilicata) perché solo il plurarilsmo delle voci garantisce “una buona e corretta informazione sul funzionamento democratico delle istituzioni”. Tra queste voci, una di quelle storicamente più rappresentative radicate in Puglia e Basilicata è sicuramente la Gazzetta. Il Cdr ha inviato il testo sindacale cui è stata negata la pubblicazione all’Associazione regionale della stampa, che si è impegnata a darne visibilità online (clicca qui per il sito web)

Assostampa Puglia ha fatto subito sapere, infatti, di essere al fianco del Comitato dì redazione e dei giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno, impegnati in un difficile confronto con l’editore per il rilancio del giornale. “In questo contesto – si legge sul sito dell’Associazione regionale della stampa – , è da considerare grave e inaccettabile la decisione dell´editore di impedire la pubblicazione di un comunicato sindacale sul giornale in edicola questa mattina. La richiesta da parte della rappresentanza sindacale dei giornalisti della Gazzetta di ottenere ogni completa informazione rispetto alla sicurezza del luogo di lavoro in cui l’editore intende trasferire le attività non può in alcun modo giustificare il rifiuto della pubblicazione del comunicato finalizzato a socializzare le legittime preoccupazioni dei lavoratori con le istituzioni e i cittadini del territorio alle quali l’editore, esercitando uguali e sacrosanti diritti, avrebbe potuto replicare”.

Assostampa denuncia ancora come “oltre alla chiara violazione del contratto nazionale di lavoro, per la quale il sindacato dei giornalisti pugliesi, d´intesa con il Comitato di redazione, si riserva di agire nelle sedi competenti denunciando il comportamento antisindacale, l’inutile e goffa esibizione muscolare da parte dell’editore nasconde in realtà la debolezza di una controparte che ha disatteso nei fatti tutti gli impegni a investire nel rilancio del giornale, annunciati solennemente in occasione della sottoscrizione di accordi, purtroppo numerosi, sugli stati di crisi. All’editore della Gazzetta del Mezzogiorno si chiedono impegni, per una volta concreti, per riassegnare al giornale un ruolo centrale nel panorama dell´informazione meridionale, mettendo da parte il muro contro muro con la redazione”.

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