Il braccio di ferro tra il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri e Report si arricchisce di un nuovo capitolo. Adesso l’ex ministro alle telecomunicazioni ha presentato un esposto ai carabinieri contro la trasmissione diretta da Sigfrido Ranucci e, di conseguenza, contro la stessa Rai. Lo ha annunciato lo stesso parlamentare in una nota. Gasparri lancia accuse e se la prende con le minacce che avrebbe subito lui stesso e che gli sarebbero state rivolte sui canali social della trasmissione e dell’azienda di viale Mazzini a Roma. In una nota, il senatore azzurro ha spiegato le ragioni dell’iniziativa: “Ho presentato un esposto-denuncia presso i Carabinieri del Senato nei confronti di Report e della stessa Rai per le minacce che mi sono arrivate attraverso i canali social di Report e della stessa Rai, alcune di queste minacce sono molto gravi e spero che si possano individuare gli autori che si firmano con nomi e cognomi apparentemente reali”. Per queste ragioni, ha spiegato Gasparri: “Nel mio esposto-denuncia ho anche rilevato che, benché esigua, la piccola manifestazione a sostegno di Ranucci si è caratterizzata da insulti rivolti alla mia persona, cosa ancor più grave perché avvenuta alla presenza, come ho rilevato nella denuncia, del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, al quale peraltro appartengo dal 1981”.
Per l’esponente di Forza Italia, che tra l’altro fa parte della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, la questione è seria. E perciò ha affermato: “La prepotenza comunicativa di alcune trasmissioni e le ondate di odio che, attraverso i suoi social, evocano non può essere lasciata sotto silenzio. So che giacciono centinaia di denunce nei confronti di Report, che la Magistratura non esamina e alle quali quindi nessuno da corso. Tuttavia insisto in un’opera di denuncia sperando che prima o poi si trovi un giudice a Berlino tra tanti amici di Report che non muovono un dito benché le denunce presentate contro questa trasmissione siano decine e decine”. Insomma lo scontro tra Gasparri e Report continua.
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