“No” al direttore pro tempore di Libero, Gianluigi Paragone, come nuovo vicedirettore di Raiuno, perché esterno all’azienda e per questo improponibile, soprattutto in un momento di crisi. Astensione su tutti gli altri vicedirettori della prima rete. “Sì” ai vicedirettori del tg1. Ha votato così il presidente della Rai, Paolo Garimberti nella riunione del consiglio di amministrazione della Rai convocata per le ultime nomine prima della pausa estiva.
In coerenza coi principi affermati al termine dell’ultimo cda, Garimberti ha quindi dato il suo voto ai vice del tg1 perché tutti interni Rai e garanti del pluralismo. Si è invece astenuto su tutti i vice di Raiuno votando “no” per il solo Paragone, la cui nomina viola più d’una delle “condizioni indispensabili” per dare il proprio assenso a nuove nomine.
Questi in sintesi i punti irrinunciabili: niente voto a nomi “non ampiamente condivisi”; “no” a proposte di nomina che “non assicurino pluralismo”; nessun voto a favore dell’assunzione di professionisti esterni se non dietro dimostrazione che non esistono in azienda professionalità in grado di coprire quei ruoli apicali per cui vengono proposti; stesso veto per l’assunzione di vicedirettori esterni vista la presenza in Rai “di fior di professionisti in grado di svolgere egregiamente questo ruolo”; basta con la sostituzione di direttori e dirigenti “per cui non sia stata individuata una adeguata ricollocazione”.