Domani va in edicola in Garantista, che ieri è stato presentato a Napoli, a via Santa Brigida, nell’ex Salone Margherita. Il nuovo progetto editoriale di Piero Sansonetti nasce dalle ceneri di Liberal, il quotidiano edito da Ferdinando Adornato, ed entra sul mercato grazie agli investimenti di una cordata “molto varia” – così è stata definita – di imprenditori. A rappresentare i quali ieri c’era il calabrese Andrea Cuzzocrea, presidente dell’Unione degli Industriali di Reggio Calabria, il quale ha detto “che la parola editore è troppo grossa, per lui. Rappresento – ha continuato – un gruppo di persone che hanno apprezzato il lavoro del direttore Sansonetti in Calabria e che credono nel progetto ambizioso di quotidiano che abbia la forza di parlare del Sud e di affrontare tematiche vere, quelle che hanno a che fare con la libertà”.
Insieme alla Calabria, l’altra gamba robusta del quotidiano che va in edicola domani è la Campania. A Napoli, Sansonetti si gioverà dell’appoggio della redazione di Rete News 24, sito di informazione che, come ha sottolineato ieri il direttore Gianfrancesco Raiano, ha raggiunto nel giro di poco tempo i 130 mila lettori al giorno. Raiano è entrato nello specifico delle tematiche che il Garantista sul piano locale affronterà, dicendo che “non ci sarà spazio per il gossip, per il retroscena, per tutto quello che il web dice già, in tutte le forme. La redazione locale del Garantista farà le inchieste. Cercherà la verità, correndo il rischio di farsi dei nemici. Ma questo – ha chiuso Raiano – è il giornalismo”.
Sansonetti ha preso la parola per ultimo. E il suo discorso ha ripercorso i punti dell’intervista che noi abbiamo pubblicato qualche giorno fa.”La nostra può sembrare una pazzia – ha detto -. Erano anni che non usciva sulle edicole un giornale tanto grosso. Arriveremo a produrre una media di 80 pagine al giorno. Questo è l’impegno. La speranza – ha chiosato – è quella che la gente, piuttosto che sentire l’esigenza di un altro giornale, avverta la necessità di un giornale nuovo. Diverso. Che ha come obiettivo finale la ricerca della verità. Un mezzo che non pieghi, al bisogno d’affermare un principio, la lettura dei fatti”.