Categories: Privacy

GARANTE, VIETATO ‘SPIARE’ I LAVORATORI CON VIDEOSORVEGLIANZA

Il Garante per la privacy ha vietato l’uso di un sistema di videosorveglianza in grado di captare anche le conversazioni dei dipendenti. Le telecamere installate presso un call center all’ingresso della sede e nei locali dove sono collocate le postazioni di lavoro sono state ‘spente’ dall’Autorita’ che ha dichiarato illecito il trattamento dei dati personali dei dipendenti. L’impianto composto da quattro telecamere orientabili e dotate di zoom, di cui tre in grado di captare anche l’audio all’interno del call center, era segnalato da cartelli, privi pero’ di alcune informazioni obbligatorie, affissi in prossimita’ dei luoghi ripresi. A seguito del divieto del Garante la societa’ non potra’ utilizzare i dati personali trattati in violazione di legge.

L’eventuale riattivazione delle telecamere, rileva il Garante, ”dovra’ avvenire nel rispetto dello Statuto dei lavoratori, che ammette l’installazione di sistemi audiovisivi, dai quali derivi anche la possibilita’ di controllo a distanza dell’attivita’ dei lavoratori, solo in presenza di particolari esigenze aziendali organizzative, produttive o di sicurezza del lavoro, previo accordo con le rappresentanze sindacali. In assenza di un tale accordo e’ necessaria l’autorizzazione del competente ufficio periferico del Ministero del lavoro”.

Dagli accertamenti ispettivi, prosegue il Garante, e’ ”emerso invece che la societa’ non e’ stata in grado di dimostrare l’esistenza delle menzionate esigenze aziendali che giustificassero l’installazione dell’impianto, ne’ aveva rispettato la procedura prevista dalla legge. Il trattamento dei dati svolto presso il call center e’ risultato quindi illecito. Il sistema effettuava, di fatto, un controllo a distanza dei lavoratori vietato dalla legge, aggravato, peraltro, dalla presenza di un impianto in grado di captare l’audio di quanto accadeva negli ambienti di lavoro”.

”Gli atti riguardanti la societa’, – conclude il Garante – gia’ sanzionata per non aver informato correttamente i dipendenti della presenza delle telecamere, saranno trasmessi alla magistratura per la valutazione di eventuali profili penali connessi all’installazione del sistema audiovisivo”.

editoriatv

Recent Posts

Fnsi e Assostampa aprono a Meloni: “Bene su equo compenso”

La Fnsi e le Assostampa regionali plaudono alle parole di Giorgia Meloni che apre all’equo…

5 minuti ago

Meloni e il rapporto con la stampa: “Non è vero che non rispondo alle domande”

Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…

21 ore ago

Usigrai va a congresso e punge: “Rai ostaggio della politica”

L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…

2 giorni ago

Libera Cecilia Sala, la soddisfazione dei giornalisti italiani

Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…

2 giorni ago

Il Washington Post di Bezos non pubblica una vignetta sul suo editore

A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…

3 giorni ago

Il dietrofront di Zuck sui fact-checker: nemmeno gli Ott sono imbattibili

Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…

3 giorni ago