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Garante per l’informazione, il governo incontrerà il Cnog

Garante dell’informazione: nell’agenda del governo c’è l’incontro con il Cnog, il Consiglio nazionale dei giornalisti. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con delega all’editoria Alberto Barachini incontrerà il presidente Carlo Bartoli e i membri del Cnog. Il confronto tra Cnog e governo verterà sulla figura del garante dell’informazione. Una figura prevista nell’ambito della riforma per le agenzie di stampa.

Il sottosegretario Alberto Barachini, in una nota, ha illustrato quali saranno funzione e ruolo della nuova figura: “Come abbiamo già chiarito in una circolare esplicativa diffusa dopo un’interlocuzione proficua con i rappresentanti sindacali dei giornalisti, si tratta di un presidio collaborativo rispetto agli organi di direzione dell’Agenzia, che mantengono impregiudicate le proprie competenze, funzioni e responsabilità, così come ogni giornalista conserva inalterati il proprio ruolo, i propri doveri deontologici e la propria responsabilità giuridica”.

In quella circolare citata dal sottosegretario Barachini si legge che il garante dell’informazione rappresenterà “una figura che si inserisce nell’organizzazione dell’agenzia di stampa a supporto della correttezza delle informazioni primarie” e “un presidio collaborativo rispetto agli organi di direzione dell’Agenzia, che mantengono impregiudicate le proprie competenze, funzioni e responsabilità”.  “Ugualmente – si legge ancora nel documento -, ogni giornalista conserva inalterati il proprio ruolo, i propri doveri deontologici e la propria responsabilità giuridica”. La circolare chiarisce inoltre che ogni agenzia potrà scegliersi il suo, seguendo i criteri che riterrà opportuno. E che il garante si dovrà occupare di aree tematiche ben precise, in particolare: “la difesa della qualità dell’informazione, il contrasto alla disinformazione e la tutela del diritto d’autore”.

Barachini, quindi, sottolinea che il ruolo del garante sarà quello di “una figura di supporto, priva evidentemente di poteri autorizzativi, che ci risulta diverse agenzie abbiano accolto positivamente, in vista della scadenza della domanda di iscrizione all’elenco e dell’avvio di una riforma lungamente attesa che tutelerà il lavoro giornalistico offrendo una certezza di risorse economiche per lo sviluppo delle realtà editoriali”.

 

 

Luca Esposito

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