Il Garante della Privacy non ha dato il via libera al censimento sui conti correnti, l’irruzione del Fisco in banca che prevede l’accesso a tutti i dati e movimenti sul conto corrente degli italiani. Il tanto discusso provvedimento proposto dall’Agenzia delle Entrate doveva entrare in vigore ieri, ma secondo il Garante non rispetta i requisiti di riservatezza dei correntisti e, sopratutto, la trasmissione dei dati attraverso Entratel: per quest’ultimo punto dovrà essere impiegato un canale ad hoc.
Il censimento sui conti correnti, secondo l’articolo 11 del Decreto Salva-Italia, prevede che tutte le operazioni bancarie vengano automaticamente inviate al fisco, che poi provvederà ad analizzare questa enorme mole di dati in cerca di movimenti sospetti. Qualora l’Agenzia delle Entrate volesse sapere i dettagli dei conti di un contribuente dovrà consultare le banche e queste saranno tenute ad informare i clienti.
Del resto quello di ieri non è un vero e proprio rinvio: infatti anche se si era stabilito che il provvedimento prendesse vigore il 31 ottobre, nel decreto Salva-Italia era indicata come data l’inizio del 2013. Ora non resta che aspettare che il Garante si esprima una seconda volta e rilasci l’eventuale nulla-osta, dopodiché l’Agenzia sarà pronta all’avvio del nuovo regime dal prossimo gennaio.
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