L’attuale ad Rai Carlo Fuortes alla guida del Teatro Alla Scala di Milano? Manco per idea. Il sindaco milanese Giuseppe Sala, che tra l’altro è anche presidente del consiglio d’amministrazione della fondazione che regge le sorti del teatro operistico tra i più importanti d’Italia, smentisce categoricamente le voci che davano Fuortes in approdo a Milano. E, per dare la maggiore pubblicità possibile al suo secco “no” ha scritto un post su Twitter.
Giuseppe Sala ha tuonato: “Negli ultimi giorni alcuni media hanno annunciato l’arrivo di un nuovo sovrintendente alla Scala. Ricordo a tutti che tale decisione può essere presa solo dal cda della fondazione La Scala. Posso garantire che in Consiglio non si è mai nemmeno accennato a un’ipotesi del genere”. Si complica, dunque, la partita per la Rai. Fuortes, prima di lasciare viale Mazzini dove è stato fortemente voluto da Mario Draghi in quota “migliori”, dovrà trovarsi un nuovo incarico. E a Milano gli si sono chiuse le porte. Sala, invece, ha blindato Dominique Meyer che resterà in sella fino al 2025. E senza la pesante coabitazione con l’ex soprintendente del teatro dell’Opera di Roma, di cui si era parlato per tentare la composizione – in pieno stile salvataggio capra e cavoli – per lo stesso Meyer e Fuortes.
Carlo Fuortes aveva già rifiutato, secondo i rumors, la guida del Maggio Fiorentino. Adesso, con l’approdo del nuovo governo di centrodestra e l’inizio della partita delle nomine, per l’ad le cose iniziano a farsi scivolose in Rai. Anche se non è detto che possa restare, almeno per un po’. Il tempo di mettere le cose a posto, in maggioranza, verso viale Mazzini.
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