La “taxe télécoms”, che ammonta allo 0,9% del volume d’affari, verrà imposta, da marzo 2009, alle società del settore delle telecomunicazioni per finanziare France Télévisions e compensare la perdita della raccolta pubblicitaria dovuta alla soppressione progressiva degli spot nella tv pubblica.
Per la commissaria responsabile delle nuove tecnologie, Viviane Reding, la nuova tassazione non è compatibile con le regole europee, e colpisce uno dei principali motori della crescita economica. “Inoltre, c’è il forte rischio che la tassa si ripercuota sui clienti mentre noi cerchiamo precisamente di far abbassare la bolletta dei consumatori”, ha aggiunto ricordando d’aver “a più riprese espresso dubbi” su questa tassa.
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