Il 19 luglio scorso, l’Italia ha ricevuto un parere motivato, da parte del Commissario per la concorrenza Neeline Kroes, che ribadiva la contestazione di alcune parti della legge Gasparri tra cui la disciplina del titolo della licenza per la fornitura di servizi nel settore delle trasmissioni televisive. All’Italia venivano concessi due mesi di tempo per rispondere al parere motivato e modificare la Gasparri, pena il ricorso in Corte di giustizia.
Oggi, il portavoce della Commissione ha detto che l’Unione europea non ha ancora deciso cosa fare in merito alla vicenda della legge Gasparri e alle successive modifiche sull’emittenza televisiva. Il tema “è ancora all’esame” delle autorità di Bruxelles e la “Commissione non ha ancora deciso se deferire l’Italia alla Corte”. Il portavoce ha poi precisato che le autorità europee non hanno ancora ricevuto una copia della legislazione italiana in materia.
Fabiana Cammarano
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