Frequenze tv, Soldi (Discovery): con delibera Agcom a rischio concorrenza

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radio tvLa delibera votata dal Consiglio dell’Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni rischia di “creare un effetto distorsivo nelle dinamiche concorrenziali di mercato”. Lo ha detto Marinella Soldi, ad di Discovery Italia, in audizione alla commissione Trasporti della Camera, in riferimento al regolamento votato oggi dall’Agcom che sposta l’onere dei canoni per le frequenze dagli editori (e dai loro fatturati) agli operatori di rete. “Un simile criterio rischierebbe di creare una doppia distorsione, favorendo operatori di rete verticalmente integrati con fornitori di contenuti (che possono applicare economie di scala tali da ridurre i costi operativi) – ha detto Soldi -. Tale distorsione, oltre a determinare un calo per le entrate dello Stato, stimato oltre 100 milioni di euro nei primi 4 anni, avrebbe a valle effetti sugli editori di contenuti che distribuiscono i propri canali con gli operatori non verticalmente integrati e che subirebbero una inevitabile revisione delle condizioni economiche per l’affitto della capacita’ trasmissiva. Un simile meccanismo rischierebbe di avere un impatto molto forte anche sul mercato degli editori indipendenti che – oltre a sostenere gia’ costi di banda molto elevati per l’affitto della capacita’ trasmissiva – nel caso di una variazione al rialzo delle condizioni economiche proposte dall’operatore di rete, vedrebbero seriamente compromessa la propria profittabilita’ e, in alcuni casi, la propria sopravvivenza” ha concluso.

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