Frequenze tv, l’Agcom fissa nuovi criteri sui contributi per l’utilizzo

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L’Agcom ha sottoposto a consultazione pubblica lo schema di provvedimento  inerente la fissazione dei criteri da parte del Mise dei contributi annuali per l’utilizzo delle frequenze nelle bande televisive terrestri. Per quanto riguarda le reti nazionali la misura del contributo è fissata proporzionalmente al numero delle frequenze in concessione. Lo sconto per un operatore di rete è incrementato fino ad un massimo del 5% per la seconda rete esercitata dal medesimo soggetto, fino ad un massimo del 10% per le terza,  del 15% per la quarta e del 20% se possiede cinque multiplex. Un ulteriore sconto del 20% è previsto in favore degli operatori che utilizzano la nuova tecnologia DVB-T2  per almeno il 60% della copertura nazionale. Pertanto con questo provvedimento l’Autorità smette di prendere in considerazione il fatturato degli operatori  per la determinazione della base di calcolo dei contributi. Il punto di partenza per la costruzione del nuovo modello è il valore dello spettro radio come stimato nell’ambito delle transazioni commerciali aventi ad oggetto le frequenze televisive. L’intenzione del Garante è quella di non creare disparità di trattamento tra gli operatori. E’ diversa la disciplina relativa alle tv locali, che riceveranno sconti fino al 70% e un’ulteriore riduzione proporzionale alla popolazione della provincia rispetto al totale nazionale.  Anche per le emittenti locali si parte dal valore dello spettro radio. La consultazione pubblica avrà una durata di 30 giorni, nei quali gli addetti ai lavori potranno far pervenire le loro osservazioni all’Autorità.

Giannandrea Contieri

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