Categories: TLC-ICT

Arrivano le regole Agcom per l’assegnazione dei diritti sulle frequenze 3600-3800 Mhz

Sul suo sito internet l’Agcom ha pubblicato le procedure e le regole per l’assegnazione e l’utilizzo delle frequenze disponibili nella banda 3600-3800 Mhz. Essa è suddivisa in due porzioni: la banda di tipo A, comprendente le frequenze tra 3700 e 3800 Mhz, e quella di tipo B, con frequenze tra 3600 e 3700 Mhz. Un lotto di tipo A è un blocco di frequenze associato a una corrispondente area di estensione geografica. La distinzione, in questo caso, è tra lotti relativi al territorio regionale e lotti inerenti alle città. Il lotto di tipo B è, invece, un insieme di frequenze ottenuto dall’aggregazione di più blocchi di tipo B su base locale. Il provvedimento stabilisce le procedure per il rilascio dei diritti d’uso delle frequenze per l’offerta di servizi pubblici terrestri di comunicazione elettronica a banda larga e ultralarga. I diritti d’uso relativi ai lotti di tipo A sono assegnabili mediante un beauty contest per il territorio e con un’asta per quanto riguarda le città. Per i lotti di tipo B è prevista una procedura più complessa. Il Ministero per lo Sviluppo Economico è tenuto a pubblicare un avviso
che evidenzi la disponibilità dei lotti di tipo B, specificando l’ampiezza di banda e la posizione delle frequenze, eventualmente non contigue. I diritti d’uso delle frequenze per i lotti di tipo A hanno una durata fino al 31 dicembre del quindicesimo anno dal rilascio. I diritti d’uso delle frequenze per i lotti di tipo B hanno una durata variabile con scadenza allineata a quella dell’ultimo lotto assegnato di tipo A. Qualora rimangano diritti d’uso non assegnati, l’Autorità si riserva di definire la destinazione delle relative frequenze residue.
Gli aggiudicatari di lotti di frequenze in gara sono tenuti al versamento dell’offerta prodotta al termine delle procedure di cui all’art. 5, all’art. 6 ed all’art. 8, per i relativi diritti d’uso, a titolo di contributo per l’uso delle frequenze radio. Fermo restando che gli aggiudicatari debbono utilizzare le frequenze assegnate nel rispetto della protezione dei servizi esistenti, nel caso di produzione anche non intenzionale di interferenze nocive su utilizzatori autorizzati dello spettro, ciascun aggiudicatario è tenuto all’immediata eliminazione della causa interferenziale, ove necessario attraverso l’immediata disattivazione dell’impianto interferente. A tal fine ciascun aggiudicatario rende nota al Ministero e si avvale di un’apposita unità operativa delegata all’espletamento di tali attività ed alla risoluzione delle problematiche interferenziali.
Ciascun aggiudicatario è tenuto a realizzare un sistema di monitoraggio delle emissioni causate dai propri impianti al fine della prevenzione ed eliminazione delle eventuali interferenze nocive, in maniera proporzionata alle condizioni d’uso delle frequenze del proprio diritto d’uso.

Recent Posts

Circolare n. 56 del 23/12/2024 – Comunicazione annuale all’AGCOM per le imprese richiedenti i contributi all’editoria

Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…

59 minuti ago

Il garante privacy stanga OpenAi: 15 milioni per ChatGpt

Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…

2 giorni ago

La pubblicità di Google vola, il settore muore

La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…

3 giorni ago

Usigrai contro il piano esodo Rai: “Avviare un confronto col sindacato”

Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…

3 giorni ago

Santanché vende Visibilia: l’annuncio de Il Giornale

Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…

4 giorni ago

Google vale tre volte Rcs: quanto vale il digitale nel Sic, i conti Agcom

La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…

4 giorni ago