Fratelli d’Italia: “Piano Colao insoddisfacente, ci vuole sovranità digitale”

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“L’audizione del ministro Colao, seguita con i colleghi Silvestroni e Rotelli, è stata insoddisfacente, essendosi limitato a una mera elencazione dei progetti già contenuti nella bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di Gennaio, con critiche venute anche dalla maggioranza”. Lo ha dichiarato in una audizione il deputato di Fdi Federico Mollicone che ha spiegato: “Le linee guida del Pnrr non hanno subito sotto il suo dicastero, appunto, innovazione di sorta: il Colao 1, che collaborava con il Conte bis, è uguale al Colao 2. Gli indicatori Desi ci posizionano agli ultimi posti, inaccettabile per una nazione industrializzata come l’Italia, componente del G7 e del G20  Fratelli d’Italia è stata la prima forza politica a introdurre, in un atto del parlamento, il tema della sovranità digitale”.
Mollicone ha aggiunto: “Non vorremmo che il ministro Colao rimanga nel solco tracciato dal ministro Pisano, nella totale inefficacia e nella totale mancanza di dialogo col Parlamento: ci vuole un cambio di passo nelle politiche dell’innovazione. Bisogna accelerare con la costituzione della società della rete unica, a controllo pubblico, come da mozione di Fratelli d’Italia approvata in Parlamento firmata da Giorgia Meloni, il sottoscritto e i colleghi Butti, Silvestroni e Rotelli, insieme al gruppo di FDI, garantendo così anche una maggiore copertura delle aree bianche, anche revisionando il piano BUL, e con maggiore trasparenza nella destinazione dei voucher di incentivo dell’adozione della banda larga”.
Quindi Mollicone ha concluso: “Inoltre, come da sempre FDI chiede, è necessario garantire maggiori fondi per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione nel PNRR, per ora pari solo a 3 miliardi e tutelare la natura pubblica del cloud nazionale della PA. Infine, chiediamo al ministro di riferire in Parlamento, quanto prima, sulle linee programmatiche del Ministero dell’Innovazione, in un dialogo costante sulle politiche di digitalizzazione come richiesto anche da una nostra mozione approvata in Parlamento”.

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