Fratelli d’Italia ha accolto con favore l’iniziativa comunitaria ma ora torna a chiedere a gran voce l’applicazione di una web tax nei confronti dei colossi di internet.
In una nota, il deputato Federico Mollicone e l’europarlamentare Nicola Procaccini hanno affermato che “La presentazione da parte della Commissione Europea del pacchetto legislativo del Digital Market Act e del Digital Service Act è un primo passo per la sovranità digitale europea e italiana, ma non abbastanza”.
Quindi hanno spiegato: “Da troppo tempo, l’elusione fiscale degli “over-the-top” causa danni erariali consistenti e l’UE dovrà necessariamente dotarsi, in tempi brevi, di un meccanismo di tassazione che riporti equità nel mercato, anche evitando di aspettare le regole Ocse”.
Procaccini e Mollicone hanno inoltre aggiunto: “La regolamentazione delle piattaforme e degli algoritmi è una posizione storica di Fdi, così come la difesa della proprietà intellettuale e del copyright: spesso, le piattaforme digitali hanno evitato di remunerare equamente il lavoro creativo e, in molti casi, hanno censurato contenuti in maniera arbitraria, anche di natura giornalistica senza adire le sedi competenti giudiziarie od ordinistiche. Da parte nostra, resta fermo il principio secondo cui soltanto l’ autorità pubblica conserva la prerogativa di stabilire la liceità o meno di un contenuto online, e dunque il diritto ad autorizzarne l’eventuale rimozione”.
Infine la conclusione: “In questo quadro, ben venga la collaborazione da parte delle piattaforme private, nell’ottica dell’autoregolamentazione, purché essa sia iscritta in un sistema di controllo pubblico, che non lasci alcuno spazio a possibili abusi, o speculazioni di natura ideologica come spesso avviene. La sovranità digitale è il tema del nostro tempo e Fdi sarà in prima linea”.