Trovare “nuovi equilibri” in un panorama mediatico in rapido cambiamento e in un contesto di “sfiducia globale”, questo l’obiettivo degli “Stati generali dell’informazione”, annunciati per fine settembre dall’Eliseo.
La loro ambizione sarà quella di stabilire una diagnosi di tutte le questioni legate oggi all’informazione, di anticipare gli sviluppi futuri, di proporre azioni concrete che possano essere implementate a livello nazionale, europeo e internazionale.
Affinché tutti vedano rispettato il proprio diritto a un’informazione libera, indipendente e affidabile, sarà necessario interrogarsi sul notevole impatto delle innovazioni tecnologiche, sullo sviluppo dell’educazione mediatica e informativa, sulle condizioni di esercizio della professione di giornalista, sulla modello economico e regolamentazione del settore dell’informazione e ruolo dei diversi attori, sull’ingerenza e la manipolazione in questo settore.
In totale trasparenza e nell’ambito di un processo aperto e contraddittorio, gli Stati Generali devono coinvolgere tutte le parti interessate così come i cittadini. A tal fine, il Presidente della Repubblica ha voluto che fossero organizzati e guidati da un comitato direttivo indipendente.
Questo comitato indipendente sarà composto da:
Salvatore Monaco
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