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FRANCIA. CORTE DEI CONTI CHIEDE RIFORMA URGENTE SUI CONTRIBUTI EDITORIA. TROPPI 1,2 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO PER IL COMPARTO

La relazione annuale della Corte dei conti, rafforza quanto già stabilito dal Ministro della Cultura Aurélie Filippetti, che ha lanciato all’inizio di quest’anno un appello affinché venga attuata una riforma strutturale della politica di aiuto alla stampa. Ogni anno, in Francia, lo Stato spende non meno di 1,2 miliardi di euro per i giornali. La Corte ritiene che sia troppo. Ma soprattutto ritiene che gli aiuti siano distribuiti in maniera non uniforme.
Di fronte al peggioramento della situazione economica del settore, il governo ha adottato misure di emergenza per tutto il periodo 2009-2011, che coinvolge “oltre 450 milioni di spese aggiuntive di bilancio”, dice il rapporto. Si stima che il costo totale del sostegno pubblico all’editoria ammonta a 5 miliardi di euro per l’intero periodo.
È pertanto necessario revisionare accuratamente il sistema di aiuti. E, soprattutto, di ridurre gli importi assegnati. Il messaggio è chiaro. Il governo ha già programmato fino al 2015 una riduzione progressiva degli aiuti. Ma questo non è sufficiente, si consideri la Corte. Perché se la legge finanziaria 2013 prevede una riduzione degli aiuti diretti alla stampa, questi sono ancora al di sopra del 22% rispetto al 2008.
Da dove cominciare? La Corte dei Conti non ha dubbi: “Non si chiede di eliminare i contributi ma distribuirli in modo più equo. Specie per le piccole realtà locali. Oggi c’è troppa disparità di trattamento tra i colossi dell’editoria e le piccole testate locali”.

Più precisamente, la Corte dei Conti mira a ridurre drasticamente le tariffe postali agevolate e l’aliquota IVA al 2,1% sui prodotti editoriali destinati a famiglie meno abbienti. C’è poi il nodo della cosiddetta editoria ricreativa che viene finanziata ogni anno dallo Stato da un contributo che oscilla tra i 180 e i 269 milioni di euro.
Le ricette per poter risparmiare sono molteplici. Si va dal credito di imposta ai finanziamenti agevolati per imprese che trasferiscono il prodotto sul web. Ma la riforma più grande è quella che sarà fatta verso i distributori, accusati, grazie al loro monopolio, di ingessare l’intera filiera editoriale francese. Gli aiuti di cui questo settore beneficia ogni anno sono ammontano a circa 170 milioni di euro. Il grosso dei tagli sarà effettuato qui.
Pubblichiamo alcuni degli importi totali dei contributi editoria in Francia 2011. Gli stessi, per ogni quotidiano, sono comprensivi di contributi diretti per copie vendute, per aliquota ridotta, per tariffe postali egevolate, per innovazione tecnologica e per numero di giornalisti assunti.
Le Monde: 16.932.067,00
Le Figaro: 15.990.740,00
Ouest France: 14.108.028,00
Telerama:9.533.479,00
Liberation: 8.971.182,00
L’express:7.621.766,00

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