Andiamo per ordine. In Francia i contributi per l’editoria non fanno scalpore. Esistono da sempre ed ammontano, nel bilancio di spesa dello Stato a circa 1,2 miliardi di euro all’anno e si distinguono in contributi diretti, indiretti ed agevolazioni fiscali di svariato tipo. Non ha destato nessuna preoccupazione la recente relazione della Corte dei Conti francese sull’uso, talvolta distorto delle provvidenze. Il Parlamento sapeva già dove intervenire per sforbiciare le spese ma il Ministro della Cultura Filippetti ha ribadito la necessità di difendere il pluralismo ed ha presentato al Parlamento una relazione, che prevede alcuni “piccoli” tagli e una maggiore redistribuzione delle risorse. Vediamoli nel dettaglio:
Sono previsti 56 milioni di tagli (bilancio 2014) per le spedizioni postali con tariffa agevolata. Di questi, 30 milioni rappresentano il fondo annuale per limitare l’aumento delle tariffe e 26 milioni invece risalgono ad un accordo fra Governo e Poste siglato nel 2008. Inoltre, a partire dal 2014, i contributi per le spedizioni (circa 200 milioni di euro), non saranno più computati come aiuti alla stampa ma come aiuti alle imprese.
Il Fondo di Sviluppo Strategico della stampa sarà riformato, con la fusione delle tre sezioni del fondo. Questo per porre fine alla divisione tra gli aiuti alla stampa su cartaceo e quella digitale. Il fondo è ridotto a € 30,9 milioni, contro i 33,5 milioni preventivati lo scorso anno.
Ulteriore riduzione degli aiuti per i giornali quotidiani che viaggiano in treno (edizioni regionali). Questa misura permetterà 4,5 milioni di risparmio.
L’aliquota IVA ridotta di cui gode la stampa (2,1%) è stata mantenuta e il Ministro della Cultura, Aurélie Filippetti , ha ribadito la sua volontà di applicarla anche ai media online. Si presenterà la richiesta a Bruxelles il prossimo anno, ha detto il ministero.
Lo Stato continuerà a sostenere la ristrutturazione di Presstalis assegnando € 18.900.000 nel 2014. Per il trasporto, gli aiuti saranno riformati e saliranno a 36 milioni l’anno prossimo. Infine, lo stato creerà un “corposo” sostegno per l’informatizzazione delle edicole.
Il ministero ha anche detto che lo Stato ha mantenuto il suo sostegno per la difesa del pluralismo e della AFP , fornendo, in termini di “relazione finanziaria” , un budget di € 123.000.000, quindi con un piccolo aumento (2,83%).
La relazione prevede infine di verificare l’utilità di alcuni sgravi fiscali al comparto. Sotto la lente d’ingrandimento del Parlamento finiranno gli sgravi fiscali dei giornalisti. Se ne riparlerà a novembre.