Nel periodo immediatamente successivo all’attentato a Charlie Hebdo, il Ministro Pellerin fu categorico:”allargheremo la platea dei beneficiari degli aiuti alla stampa. Il pluralismo va tutelato e salvaguardato”. Così, a pochi mesi di distanza il Governo francese ha emanato un decreto ad hoc (pubblicato in gazzetta ufficiale del 7 novembre) che di fatto estende la platea delle pubblicazioni beneficiarie per la tutela e salvaguardia del pluralismo dell’informazione. Nello specifico, la riforma consentirà di estendere gli aiuti anche ai periodici (settimanali, quindicinali, mensili e trimestrali), a patto che non superino le 300.000 copie vendute, e che non sono stati oggetto di condanne per razzismo, antisemitismo o incitamento all’odio o alla violenza nel corso degli ultimi cinque anni. Nello stesso Decreto è specificato che la riforma riguarderà soltanto il capitolato di spesa degli aiuti diretti al pluralismo (150 milioni di euro per il 2015) e non toccherà il settore degli aiuti indiretti (130 milioni di euro per il 2015), che rimarranno invariati. E’ bene ricordare che nel 2015 il fondo per il pluralismo dell’informazione è stato aumentato di 9 milioni di euro rispetto al 2014. Tutto ciò mentre in Italia ormai restano soltanto poche briciole…
Qui il testo del Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale francese
Tutti i rischi dell’Ai: se ne è parlato all’Agcom e il sottosegretario alla presidenza del…
Il nocciolo della questione o, almeno, uno dei temi più scottanti del rapporto tra Ai…
La comunicazione per la prenotazione degli investimenti incrementali programmati per il 2025 può essere presentata al Dipartimento per l’Informazione…
Entro il prossimo 31 marzo 2025 è fissata la scadenza per la presentazione della domanda per i contributi per…
Meta rischia di passare un brutto quarto d’ora in Francia. Il Syndacat national dell’Edition, la…
Con il D.P.C.M. del 12 marzo 2025 è stato approvato l’elenco, (vedi allegato), dei soggetti…