Il ministro Dario Franceschini annuncia l’investimento di ben sette miliardi di euro nel comparto Cultura. I fondi, secondo quanto ha riferito il titolare del dicastero, arriveranno dal Recovery Plan. Per Franceschini, si tratta dell’investimento più rilevante in Europa. Intanto, parlando di editoria, il ministro ha promesso che renderà stabile il programma di investimenti nell’acquisto di libri per le biblioteche.
Gli investimenti sulla cultura annunciati da Franceschini
Dario Franceschini, intervento al forum di impresa Cultura Italia-Confcommercio, ha promesso. “Gli investimenti in cultura in Italia sono centrali delle scelte strategiche del Paese. Sono state approvate riforme strutturali, ma adesso la classe dirigente del Paese ha capito che investire in bellezza e cultura per l’Italia è fondamentale. Siamo il Paese europeo che ha messo la quota piu’ rilevante, circa 7 miliardi del Recovery Plan nazionale su cultura e andranno spesi bene e velocemente”. Uno dei progetti principali? Un vecchio “pallino” di Franceschini. “Faremo l’ampliamento di Cinecittà perché siamo convinti che l’industria cinematografica sarà uno dei settori trainanti della crescita italiana”.
“Al lavoro per rendere stabile il sostegno all’editoria”
Le dichiarazioni del ministro Franceschini sui progetto per la Cultura, seguono di poche ore le “promesse” per l’editoria. Non prima di un rendiconto delle attività compiute. Commentando l’apertura del Salone del Libro di Torino, Franceschini ha affermato. “Chi fa il ministro come me da qualche anno più che fare annunci à giusto che renda conto in qualche modo delle cose fatte. Abbiamo impiegato molte risorse per aiutare il mondo del libro nei suoi vari aspetti, così come gli altri settori della cultura, per superare la fase drammatica dell’emergenza della pandemia. Vorrei citare due misure in particolare che hanno una importanza specifica e meritano di diventare permanenti”.
Franceschini ha detto. “La prima ha previsto trenta milioni di euro, poi rifinanziati con ulteriori trenta milioni di euro, per consentire alle biblioteche di fare acquisti, purché si rifornissero di libri da librerie del territorio”. Quindi il ministro della Cultura ha affermato. “Ciò ha consentito di colmare i buchi di acquisizioni del passato e di sostenere l’intera filiera. Sto lavorando perché questa norma diventi permanente nel bilancio dello Stato”.
“Rafforzare editoria nel post-pandemia”
Infine Franceschini ha concluso. “ Nel post pandemia bisogna continuare con il sostegno al settore dell’editoria libraria e arrivare a approvare la legge sul libro entro il termine di questa legislatura. L’obiettivo è avere una legge che sostenga il settore del libro e dell’editoria analoga a quella per il cinema. Se si è ritenuto che un film sia un prodotto culturale talmente importante da aiutare l’intera filiera, allora anche un libro merita lo stesso trattamento”.