Dario Franceschini promette una nuova legge per l’editoria che sostenga il settore. Tutelandolo e rafforzando le sue basi, per uscire fuori da una crisi che da troppi anni ha afflitto il settore. Il ministro della Cultura si è impegnato durante l’assemblea dell’Aie che ha eletto i suoi vertici per il prossimo biennio. Lo ha fatto con un messaggio indirizzato e letto durante l’assemblea stessa. Per Franceschini occorre muoversi sulla strada del sostegno pubblico, con un modello che si avvicini alla legge varate per il cinema.
Per il ministro. “Occorre procedere con decisione verso una legge per l’editoria che, come quella per il cinema, introduca un sostegno pubblico più organico a una delle maggiori industrie culturali e creative del Paese”. E quindi. “Soprattutto in un momento di grave difficoltà come questo. Grazie al dialogo e all’ascolto delle esigenze dell’intera filiera editoriale, è stato possibile mettere in campo, sin dai primi momenti dell’emergenza sanitaria, un insieme di misure che ha permesso di affrontare la crisi dovuta alla pandemia con i necessari strumenti di tutela”. Franceschini ha aggiunto. “L’aver riconosciuto, poi, le librerie come luoghi indispensabili di offerta culturale alla società, permettendone l’apertura anche in zona rossa, è stato un segnale simbolico di fondamentale importanza”.
Il ministro Franceschini ha valutato i dati dell’editoria. “I numeri hanno confermato il valore di queste azioni, dal momento che, in totale controtendenza, il mercato librario ha conosciuto una crescita nel periodo della pandemia. Quando in molti hanno scoperto o riscoperto l’abitudine alla lettura. Proprio la riscoperta della lettura avvenuta nell’ultimo anno ha messo in luce quanto sia forte e radicata un’abitudine erroneamente considerata in declino in un mondo sempre più digitale”. E ancora. “Proprio nel momento in cui la pandemia ci costringeva a un uso sempre più intenso della tecnologia per continuare a rimanere in contatto gli uni con gli altri e a fruire della cultura, in molti hanno potuto e voluto prendere un libro in mano e leggere”.
Infine Franceschini ha concluso. “Ora è importante far tesoro di questi risultati, procedendo con decisione verso una legge per l’editoria che, come quella per il cinema, introduca un sostegno pubblico più organico a una delle maggiori industrie culturali e creative del Paese. È un impegno che ho preso e che intendo portare avanti insieme a voi e a tutte le realtà del mondo dell’editoria”.
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