«I giornalisti, svolgono una funzione importantissima, ma hanno goduto di qualche privilegio, probabilmente per la vicinanza al potere politico». Lo ha affermato il ministro del Lavoro Elsa Fornero intervenendo a un convegno organizzato dalla Fnsi. «La competizione – ha proseguito – vale per le categorie che producono beni, vale per l’idraulico, vale per il giornalista. Anche voi state sperimentando la durezza del mondo che non fa sconti a nessuno, né ai lavoratori della Fiat né a voi».
Tali dichiarazioni per Enzo Iacopino, presidente nazionale dell’Odg, sono frutto di «informazioni fornite da chi nulla sa del lavoro dei giornalisti, lontane mille miglia dalla mortificante realtà in cui operano migliaia di giovani che onorano il dovere costituzionale di garantire ai cittadini il diritto all’informazione».
Anche il segretario della Federazione Nazionale della stampa Italiana, Franco Siddi, ha commentato le affermazioni del ministro: «I giornalisti, in materia di previdenza, hanno un solo ‘privilegio’: quello di guardare da tempo con attenzione alla sostenibilità dei conti per le future pensioni, ai giovani che sono indietro, precari e con stipendi incerti, a tutte le azioni possibili per rimettere in moto il mercato del lavoro. Lo fanno da tempo ispirandosi alla lezione di un grande statista ed economista liberale, Luigi Einaudi: “conoscere per deliberare”». «Proprio facendo tesoro di questa lezione, la Fnsi, nel luglio scorso, con la Fieg, dando un senso compiuto alle previsioni di legge sulle Casse autonome di previdenza – ha ricordato Siddi – ha stipulato un accordo per la messa in sicurezza dei conti previdenziali dei giornalisti e l’Inpgi, l’Istituto di categoria, ha tempestivamente adottato una opportuna riforma, approvata dal Ministero del Lavoro e dell’Economia. I Ministeri, dai quali su materie cosi delicate, è lecito attendersi una continuità istituzionale, l’hanno giudicata apprezzabile e positiva».
«L’emergenza a volte – ha replicato il leader Fnsi alla ministro – non aiuta a trovare il modo di vedere bene come stanno tutte le cose. Capita ai giornalisti nel loro lavoro quotidiano. Oggi, forse, è capitato anche al Ministro Fornero, secondo la quale anche la Cassa dei giornalisti “ha problemi di sostenibilità”. Non è cosi, a meno che il Governo non voglia cambiare completamente i dati di valutazione, come appare da una norma contenuta nella manovra finanziaria che modifica l’asticella degli indici di sostenibilità escludendo i valori patrimoniali. Cosa che non viene chiesta a nessuno, neanche all’ente pubblico che, se solo fosse richiesto di una sostenibilità come quella sollecitata agli istituti privati, dovrebbe dichiarare default. Ebbene, l’Inpgi con la manovra di luglio ha messo i conti in ordine prospettico, certificato dai Ministeri vigilanti, per 50 anni, aumentando la contribuzione e aumentando l’età pensionabile. Non solo: l’Inpgi continua a pagare ingenti costi di ammortizzatori sociali, esonerando lo Stato».
«Sono convinto – ha concluso Siddi – che l’impegno preso dal Ministro di dedicare ad un apposito incontro l’esame di questa situazione e dei problemi del mercato del lavoro dei giornalisti aiuterà un processo democratico di giusta considerazione di tutte le questioni sociali del settore. Non lasceremo nulla di intentato per dare un senso ancora più compiuto alla lezione einaudiana. La Fnsi dal canto suo, dopo 100 anni dal primo contratto di lavoro, continuerà ad avere paziente cura dei diritti sociali della categoria, mai scambiabili come privilegi».
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