“Anche quest’anno, per il nono anno consecutivo, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, nella riunione del 26 novembre 2020, ha confermato – con gli stessi criteri degli anni precedenti – l’erogazione dell’ importo “una tantum” utilizzando l’apposito Fondo di Perequazione, che è stato istituito con il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico del 2009, ed è alimentato con il contributo di 5 euro mensili versato dai giornalisti attivi”. L’annuncio in una nota ufficiale dell’Inpgi che ha comunicato i requisiti e le modalità per l’erogazione del contributo
“Gli importi che saranno erogati sono stati individuati con le seguenti modalità: una tantum di euro 2.000,00 lordi ai pensionati diretti con classi di importo reddituale fino a 35 mila euro lordi annui; Una tantum di euro 1.500,00 lordi ai pensionati superstiti con classi di importo reddituale, riferiti all’intero nucleo, fino a 14 mila euro lordi annui”.
E inoltre come gli anni precedenti, non hanno diritto all’Una Tantum i titolari dei seguenti trattamenti: pensioni dirette con anzianità contributiva INPGI inferiore a 10 anni; pensioni a superstiti riferite a posizioni de cujus con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni; pensioni non contributive; assegni di superinvalidità e contributo per case di riposo.
La spesa complessiva, come fanno sapere dall’Inpgi, ammonta a circa 907 mila euro.
“Anche quest’anno – ha commentato la Presidente Marina Macelloni – il Fondo di Perequazione ha deciso di tutelare i colleghi che percepiscono pensioni basse; tale intervento è stato reso possibile grazie alla solidarietà intergenerazionale dei colleghi attivi, sui quali, tra l’altro, negli ultimi anni ha fortemente influito la crisi del settore editoriale e la conseguente contrazione dell’occupazione e il ricorso agli ammortizzatori sociali”.