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Fondi editoria, l’annuncio di Lotti: “Linee guida a inizio giugno”

Nei primi giorni di giugno ci saranno le linee guida del governo sul fondo straordinario a sostegno dell’editoria. Lo ha detto Luca Lotti (nella foto) sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, in una intervista al Secolo XIX alla vigilia, oggi, di un tour elettorale in Liguria a sostegno di due candidati sindaci. Lotto, che ha riferito di avere incontrato ieri i parlamentari del Pd per illustrare le linee guida sull’editoria, ha spiegato che si tratta del fondo strategico, ma anche di “fondi diretti a giornali ed agenzie”.
“In base ai primi calcoli, ancora molto approssimativi, stimiamo intorno ad un migliaio le persone che potrebbero trovare un’occupazione nel settore nel prossimo triennio. Le azioni saranno rivolte ai prepensionamenti alle nuove assunzioni e all’uso delle tecnologie”, ha aggiunto l’esponente del governo, incassando il sostegno della Fnsi. “Le linee guida riguardanti il fondo straordinario dell’editoria del sottosegretario Luca Lotti vanno nella direzione giusta, peraltro frutto del confronto in corso tra Fieg e Fnsi per la rinnovazione del contratto” ha dichiarato, infatti, ad Aosta Franco Siddi, segretario generale della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), nel corso dell’assemblea dell’Associazione stampa valdostana.
“Puntare sulla nuova occupazione, sulla gestione intelligente e solidale della crisi editoriale che costringe centinaia di colleghi a lasciare in anticipo il lavoro con il prepensionamento è una direzione di marcia condivisa”, ha ancora chiarito Siddi, giudicando “rilevante l’accoglimento pieno di un’istanza a lungo proposta alle istituzioni e cioè quella di capovolgere la linea fin qui seguita per gli investimenti obbligatori delle imprese in caso di ristrutturazione: per la prima volta dalle macchine e dai beni patrimoniali e tecnici scatta l’obbligo di investire in capitali umani, cioè in nuova occupazione e in nuove professionalità in caso di esodi anticipati dal lavoro”.
Secondo il segretario generale della Fnsi “i fondi pubblici e gli impegni di solidarietà dei giornalisti non sono mance né bancomat facili per imprenditori avventurieri, ma contributi per imprese responsabili e innovative e per una nuova prospettiva di lavoro professionale”. “Naturalmente – ha ammonito Siddi – questo disegno che sta arrivando a compimento dal punto di vista legislativo e amministrativo regge se tutto il quadro di sistema si tiene in maniera intelligente e coerente: il contratto di lavoro non può che essere parte di questa filosofia di intervento che deve comprendere anche le soluzioni giuste per l’equo compenso del lavoro autonomo e degli ammortizzatori sociali”.

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