“Mai fino ad oggi si era registrato un attacco così pesante alla libertà e al pluralismo dell’informazione. Siamo di fronte, non sappiamo se per scelta o per ignoranza, probabilmente per entrambe, ad un’azione che colpisce nell’ordine la Rai, col taglio di 150 milioni e la vendita di Rai Way; il taglio drastico dei contributi all’editoria, che colpirà inevitabilmente l’editoria no profit, nonché tutta l’emittenza locale. E infine la decisione sciagurata che riguarda le rate di vendita (le edicole) che prevede una demenziale forma di liberalizzazione per la quale il sindacato degli edicolanti ha indetto otto giornate di sciopero. Il tutto, com’è evidente, produrrà effetti pesanti sui livelli occupazionali dell’intero settore, non solo con la perdita di posti di lavoro ma anche con la scomparsa di professionalità difficilmente sostituibili”. Ha dichiarato Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil, nel corso della conferenza stampa in corso al Senato sui tagli all’editoria. “In sintesi, come si può evincere l’attacco riguarda la più grande istituzione culturale e di informazione del nostro paese, l’editoria collegata ai pluralismi territoriali e la parte finale della commercializzazione dei prodotto editoriali. Il nostro auspicio è che sia rimasto ancora qualche esponente politico di buon senso che cerchi di comprendere la situazione e agisca di conseguenza. In alternativa il governo Renzi abbia il coraggio di proporre al Parlamento l’abolizione dell’art. 21 della Costituzione”.