“Resta forte – sottolinea la Federazione nazionale della stampa (Fnsi) in una nota – la preoccupazione per i giornali cooperativi, non profit e di partito (oltre 100 testate e più di 4.000 posti di lavoro, tra giornalisti ed altri operatori del settore): pesantemente a rischio a causa di una norma – comma 62 dell’art.2 (ex 53 bis) della legge finanziaria -, che sopprime il carattere di diritto soggettivo dei contributi all’editoria.
Il ministro Tremonti ed il sottosegretario Bonaiuti, in parallelo all’approvazione della finanziaria, si erano esplicitamente impegnati a risolvere il problema all’interno del decreto ‘milleproroghe’ ovvero nel cosiddetto ‘decreto-sviluppo’ ma fino ad oggi l’impegno non è stato ancora rispettato”.
“Il ripristino del diritto soggettivo – insiste il sindacato dei giornalisti – è indispensabile per garantire le certezze necessarie per una corretta gestione aziendale e consentire agli amministratori delle società di programmarne le scelte. Il problema non è rinviabile. Senza il diritto soggettivo, infatti, si rende incerto l’ammontare dei contributi, non è possibile appostarli nei bilanci aziendali, né è possibile redigerli e certificare, determinando – nel contempo – gravissime difficoltà finanziarie, perché l’erogazione dei contributi viene effettuata alla fine dell’anno successivo a quello di riferimento.
Chiediamo – conclude la nota – che il governo mantenga l’impegno, autorevolmente assunto ed inserisca l’indispensabile ed urgente provvedimento, all’interno del ‘decreto sviluppo’ che il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare”.
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