“Piaccia o no, i giornalisti hanno il dovere di pubblicare notizie, di dare sempre conto cioè delle notizie di pubblico interesse di cui vengono a conoscenza. Non è possibile perciò che possano essere inquisiti se fanno il loro dovere, magari soltanto perché raccontano di una inchiesta che, altri, avevano il dovere di custodire. L’indagine aperta a carico di tre giornalisti della Procura di Novara, Renato Ambiel de La Stampa, e Giuseppe Cortesi e Attilio Barlassina della Tribuna Novarese, per aver dato conto di una inchiesta in corso nella città piemontese suscita perplessità e sconcerto. Non si può andare avanti così e comunque la Federazione della Stampa, solidale con i colleghi, continua a ribadire il primato della notizia e ad incoraggiare tutti i colleghi a continuare a fare con lealtà il proprio dovere ogni qualvolta abbiano una notizia di pubblico interesse fondata e verificata”. Lo afferma una nota della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
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