La Fnsi chiede chiarezza al Copasir sulle liste relative ai presunti influencer filorussi. La Federazione nazionale della Stampa italiana ha domandato al comitato parlamentare di sgombrare il campo da ogni dubbio, dal momento che nell’elenco pubblicato dal Corriere della Sera, oltre a professori e politici, ci sono anche reporter e giornalisti. Il rischio, infatti, è gravissimo: quello di gettare alle ortiche la credibilità della stampa italiana. Per questa ragione, la Fnsi ha indirizzato una missiva al Copasir.
Il segretario generale Raffaele Lorusso ha scritto. “Suscita inquietudine apprendere che il Copasir sia in possesso di liste secretate di persone, fra cui giornalisti, classificate come filorusse e filoputiniane. Per evitare pericolose generalizzazioni e di diffondere un clima di sospetto, che porterebbe all’unico risultato di screditare il lavoro della stampa in Italia, sarebbe opportuno fare immediatamente chiarezza”. Dunque il segretario Fnsi ha aggiunto. “Un conto è se si fosse in possesso di prove inoppugnabili su giornalisti a libro paga o organici alla macchina della propaganda filorussa. In questo caso andrebbero resi noti i nomi per consentire agli organismi della categoria di adottare i provvedimenti previsti dalla legge e dai codici deontologici a tutela della credibilità e del decoro della professione”.
Perciò Lorusso ha affermato: “Ben diverso, invece, sarebbe se tali elenchi fossero stati compilati sulla base di opinioni espresse dagli interessati che, per quanto considerate sgradite o non condivisibili, sarebbero comunque legittime perché rappresenterebbero libere manifestazioni di pensiero, previste e garantite dall’articolo 21 della Costituzione”. Quindi il segretario della Fnsi ha scritto: “In quest’ultimo caso, saremmo di fronte a inaccettabili liste di proscrizione che riporterebbero l’Italia ai periodi più bui della propria storia”.
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