Non solo l’aggressione alla “Iena” Filippo Roma, a Napoli il nervo scoperto nel rapporto tra la stampa e un partito politico ha causato gravi episodi di violenza. E adesso arriva la rabbiosa denuncia della Fnsi e del Sugc che chiedono lumi e provvedimenti dopo quello che è accaduto a Napoli alla convention per i dieci anni del Movimento Cinque Stelle.
“Due giorni di aggressioni ai giornalisti. Alla convention “Italia 5 stelle”, che si è tenuta a Napoli, i cronisti hanno avuto moltissime difficoltà a fare il proprio lavoro. Difficile fare anche un’intervista tra i militanti senza essere ricoperti di insulti”, denunciano i sindacati dei cronisti. Che accusano: “Purtroppo dai vertici del movimento non c’è stata alcuna presa di posizione contro questo atteggiamento intollerabile, che bene rappresenta, però, l’idea che i cinque stelle hanno dimostrato di avere della stampa: dal “giornalista del giorno” messo alla gogna sul blog di Grillo agli “infimi sciacalli” di Di Maio, fino al taglio ideologico ai fondi per il pluralismo dell’informazione, annunciato alla piazza durante uno dei tanti Vaffa Day. Scuse sono arrivate soltanto dalla deputata Rina Valeria De Lorenzo, che ringraziamo”.
Infine l’auspicio: “Ci auguriamo che da una forza politica di governo arrivi consapevolezza del ruolo della stampa in una democrazia, come auspicato più volte dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Fino ad ora i segnali restano preoccupanti”.