“Scelta dolorosa e amara, quella della chiusura de ‘Il Riformista’ decisa dalla assemblea dei soci e comunicata pubblicamente alle agenzie di stampa dal direttore Emanuele Macaluso”. Lo sottolinea una nota congiunta della Federazione nazionale della stampa e dell’Associazione stampa romana. “La Fnsi, appena pochi giorni fa, aveva sollecitato la ripresa di un tavolo di confronto con la redazione e le parti sociali – continua il comunicato – con lo scopo di evitare una conclusione traumatica di un importante giornale di idee e di riferimento politico. Oggi, invece, arriva la notizia della chiusura della testata con il profondo dissenso di una redazione che rappresenta un patrimonio professionale di valore al quale va tutta la solidarietà del sindacato dei giornalisti. Il direttore Macaluso, nell’editoriale di commiato parla di sospensione, ricordando che un nuovo editore potrebbe prendere il posto della cooperativa. I giornalisti denunciano con forza come nella vicenda sia mancata piena chiarezza e come sia venuto meno l’ascolto e soprattutto quel tavolo di confronto che era stato invocato dal sindacato. Ricordiamo che con i colleghi alcuni mesi si era sottoscritta una intesa per contratti di solidarietà finalizzati proprio al salvataggio della testata. Questo è un sacrificio che meritava di essere considerato adeguatamente e che mantiene tutto il suo valore anche oggi. Per questo Fnsi e Asr chiedono che la gestione della liquidazione amministrativa del giornale non si limiti a meri atti di chiusura contabile ma cerchi in ogni modo di recuperare questa partecipazione, fatta di sacrifici, ricercando ogni strada perché una nuova compagine editoriale porti al più presto alla ripresa delle pubblicazioni”.