“L’impegno straordinario dei professionisti dell’informazione, nonostante il calo conclamato dei fatturati pubblicitari stia creando problemi di liquidità e di tenuta per le aziende, richiede un intervento del governo che, attraverso misure mirate, possa sostenere lo sforzo di tutto il mondo dei media per assicurare ai cittadini un’informazione corretta e veritiera”. Lo ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, nel corso di un incontro in videoconferenza, questa mattina, con il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella.
Secondo Lorusso: “Giornali, televisioni e siti web – ha detto Lorusso – stanno soffrendo per il calo della raccolta pubblicitaria dovuta alla chiusura di numerose attività produttive e commerciali. L’informazione è stata inserita fra i servizi pubblici essenziali, e di questo va dato atto al governo, ma adesso è necessario che quel flusso quotidiano di notizie e approfondimenti continui ad essere garantito”. Quindi il segretario Fnsi ha chiesto: “Per questo sono auspicabili nuove misure di sostegno che, partendo dallo sblocco degli 80 milioni dovuti alla Rai, possano garantire la sopravvivenza delle aziende e la salvaguardia dell’occupazione nella carta stampata e nell’emittenza radiotelevisiva locale. Nessuno pensa a interventi a pioggia. Sono però necessarie risorse legate al rispetto da parte delle singole testate del ruolo di servizio pubblico essenziale e del pluralismo delle voci, oltre che degli obblighi contrattuali nei confronti di giornalisti e dipendenti”.
Sul tavolo, poi, anche le condizioni di lavoro dei giornalisti che in prima linea raccontano la pandemia: “Le autorità sanitarie valutino le situazioni di maggiore esposizione e dispongano, per mutua protezione, l’effettuazione dei tamponi” e un pensiero per i precari: “Nel prendere atto della volontà del governo di sbloccare entro pochi giorni i contributi anche per i liberi professionisti iscritti agli istituti di previdenza privati previa presentazione di una domanda è necessario che i prossimi decreti coinvolgano nel percorso di individuazione delle misure anche le singole casse professionali, alcune delle quali, Inpgi compreso, si stanno già attivando per investire risorse proprie in favore degli iscritti alle gestioni separate”.