La Giunta Esecutiva della Fnsi esprime, in una nota diffusa sul sito, «forte preoccupazione per l’evoluzione del quadro normativo nel settore dell’emittenza radiotelevisiva. La riduzione delle risorse pubblicitarie disponibili per le emittenti locali, la diminuzione delle frequenze a loro disposizione per ingiustificata sottrazione decisa dal Governo, gli oneri del passaggio alla trasmissione digitale e l’incertezza nell’assegnazione delle numerazioni sul telecomando mettono a rischio il futuro di emittenti di tutta Italia». «Il Sindacato dei giornalisti chiede al Governo e alle autorità preposte, in primis l’Agcom, di ripensare l’intera normativa, soprattutto in considerazione delle centinaia di posti di lavoro messi così a rischio e della necessità di garantire le condizioni di un reale mercato della televisione locale e di un effettivo pluralismo dell’informazione, di cui questo sistema è componente essenziale».
«Serve un sussulto di responsabilità istituzionale per il libero sviluppo del sistema televisivo in termini di democrazia, di libertà e per la trasparenza del mercato, già assai compromesso dai tanti provvedimenti di favore per i soliti noti».
Solo gli iscritti all’albo professionale, cioè i giornalisti, possono firmare i comunicati stampa. Ciò che…
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