Nell’ambito della Finanziaria, dopo un lungo tira e molla, è stato definito il Fondo per il finanziamento delle Autorità di controllo. Prevede che siano messe a fattor comune le risorse eccedenti le necessità. Di maggiori risorse fruiranno Antitrust, Garante privacy e Commissione di garanzia sugli scioperi. Ci rimetteranno Isvap, Covip, Autorità per l’energia, Agcom e Autorità sui lavori pubblici.
Nello specifico, la Finanziaria ha attribuito:
– all’Autorità Antitrust, per gli anni 2010, 2011 e 2012, una quota pari a: 2,2 mln di euro, per
ciascun anno, delle entrate dell’ISVAP; 8,4 mln, per ciascun anno, delle entrate delle Autorità per
l’energia elettrica e il gas e per le telecomunicazioni; 6 mln per il 2010 e 5,9 mln per il 2011 e il
2012 delle entrate dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni; 7 mln per il 2010 e 7,7 mln per il 2011 e il 2012 delle entrate dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici;
– al Garante della privacy, per gli anni 2011 e 2012, una quota pari a: 1,6 mln di euro, per ciascun
anno, delle entrate dell’ISVAP; 3,2 mln, per ciascun anno, delle entrate delle Autorità per l’energia
elettrica e il gas e per le telecomunicazioni; 3,6 mln, per ciascun anno, delle entrate dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni; 3,6 mln, per ciascun anno, delle entrate dell’Autorità per la
vigilanza sui lavori pubblici;
– alla Commissione di garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, per gli anni 2010,
2011 e 2012, una quota pari a: 0,1 mln di euro, per ciascun anno, delle entrate dell’ISVAP; 0,3 mln,
per ciascun anno, delle entrate delle Autorità per l’energia elettrica e il gas e per le telecomunicazioni; 0,3 mln, per ciascun anno, delle entrate dell’Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni; 0,3 mln, per ciascun anno, delle entrate dell’Autorità per la vigilanza sui lavori
pubblici; 1 mln, per ciascun anno, delle entrate della Commissione di vigilanza sui fondi pensione.
Gli importi di cui sopra sono trasferiti annualmente dall’autorità contribuente a quella beneficiaria entro il 31 gennaio di ogni anno.
Luisa Anna Magri
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