Categories: Editoria

FINANZIARIA: ART.21, EMENDAMENTO PRECARI DEVASTANTE PER TLC ED EDITORIA

Il nuovo emendamento presentato dal governo sui lavoratori precari non risponde minimamente alle contestazioni di questi giorni . I rilievi mossi dal professor D’Amati e da numerosi altri costituzionalisti non trovano risposta alcuna. Il provvedimento è odioso sul piano sociale ed è palesemente incostituzionale. Non è affatto vero che si applicherà alle Poste, e non sarebbe poca cosa, ma riguarderà tutti i settori ed avrà un effetto ulteriormente devastante per quanto riguarda i comparti delle telecomunicazioni , delle comunicazioni e dell’editoria». Lo afferma Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, aggiungendo che «non a caso in alcune grandi aziende gli uffici legali stanno bloccando conciliazioni, intese e trattative, in attesa di questa nuova normativa che ridurrà drasticamente i diritti dei più deboli».

editoriatv

Recent Posts

Contributi alle assunzioni 2023, ecco tutti i beneficiari

Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…

1 giorno ago

Askanews, i giornalisti dicono sì ai prepensionamenti

Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…

2 giorni ago

Circolare n. 53 del 20/11/2024 – Contributi sulla trasformazione dei contratti giornalistici, pubblicato l’elenco dei beneficiari

Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…

3 giorni ago

Trump e i social network

Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…

4 giorni ago

Gli editori Ue contro Google: il pluralismo messo a repentaglio dallo strapotere web

Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…

4 giorni ago

Google “spegne” i giornali Ue, il test che fa tremare i piccoli editori

Google “spegne” la stampa europea. C’è un test, che fa da preludio a una precisa…

4 giorni ago