Il presidente della Fieg Carlo Malinconico ha vinto il suo braccio di ferro contro il direttore generale Alessandro Brignone. E ne ha ottenuto la rimozione, deliberata giovedì 20 gennaio in un comitato di presidenza Fieg. Insomma, la Federazione italiana editori giornali, in mesi di alta tensione e di battaglie durissime per il futuro del comparto, si è fatta anche la sua piccola guerra interna.
Malinconico, ai vertici Fieg dal luglio 2008, in realtà non si era mai preso tanto con Brignone, nominato a quell’incarico un anno prima, nel luglio 2007, sotto la presidenza di Boris Biancheri. E le incomprensioni, nelle ultime settimane, avevano raggiunto picchi estremi, tanto che il presidente aveva posto un aut aut: “o me o lui”. Come sempre accade in questi casi, ha vinto quello più in alto in grado, il presidente.
La rimozione di Brignone avrà importanti ricadute anche su altre associazioni degli editori. Per esempio, il direttore generale Fieg uscente è presidente di Ads, Accertamenti diffusione stampa, ovvero l’organismo che certifica le diffusioni, in copie, dei giornali italiani. Una carica che, probabilmente, non manterrà a lungo. Il 23 gennaio 2009 il consiglio dei ministri lo ha nominato componente del Cnel, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in rappresentanza delle imprese. E, pure in questo caso, si tratterà di vedere se continuerà a occupare quella poltrona.
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