La Fieg applaude al governo e, contestualmente, ha chiesto all’esecutivo di confermare gli impegni relativi ai crediti di imposta e di aumentare la percentuale Iva sui resi. La Federazione italiana degli editori di giornali ha inoltre chiesto di sostenere l’accesso e l’acquisto di giornali, sia in forma cartacea che digitale. La posizione della Fieg rispetto al governo è stata comunicata al termine di una riunione del consiglio generale che si è tenuta nella giornata di ieri. E che si è occupata di analizzare il disegno di legge relativa al bilancio 2022.
Fieg ha applaudito “con soddisfazione” all’impegno del governo relativo “alla creazione del Fondo straordinario per l’editoria e con il rinnovo del credito di imposta per l’acquisto della carta delle pubblicazioni”. Per gli editori. “La previsione di risorse straordinarie a sostegno della transizione digitale dell’editoria giornalistica. E per l’ingresso nel settore di nuove professionalità rappresenta il concreto riconoscimento del ruolo insostituibile dei giornali per la libertà di espressione e del pluralismo informativo”.
La strada è giusta, per gli editori. Ma bisogna continuare a fare di più. Perciò la Fieg ha indicato al governo alcune delle strade possibili. “Gli editori confermano l’impegno a garantire ai lettori e ai cittadini una buona informazione. Antidoto naturale alla disinformazione e al diffondersi di preoccupanti fenomeni di disgregazione sociale”. E quindi. “Invitano il Parlamento a potenziare, nel corso dell’approvazione della legge di Bilancio, le misure proposte dal governo con interventi di stimolo della domanda di informazione”.
Per gli editori della Fieg sarà dunque necessario prevedere. “facilitazioni per l’acquisto dei giornali – cartacei e online – anche in abbonamento e con la conferma per il prossimo anno del credito di imposta sulle spese di distribuzione della stampa e dell’incremento della percentuale di resa ai fini Iva”.
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