Categories: Giurisprudenza

FIDENZA – COMMENTI DIFFAMATORI SU UN BLOG: CONDANNATI CONSIGLIERE COMUNALE E SEGRETARIO

Dopo un processo durato circa 10 mesi, ieri, con la lettura della sentenza nell’aula della sezione distaccata di Tribunale di Fidenza, è terminato il processo per diffamazione a carico di Davide Malvisi, consigliere comunale e segretario del Pd fidentino, e Federico Morza, componente della segreteria dello stesso partito.

Parte civile nel processo era Francesca Gambarini, presidente del Consiglio comunale e coordinatrice del Pdl cittadino.

Malvisi, a cui è stato contestato il «vincolo della continuazione» e riconosciuto uno sconto di pena per il rito abbreviato, è stato condannato dal giudice Giuseppe Monaco ad una multa di 4 mila euro e al pagamento delle spese processuali. Morza, invece, è stato condannato ad una multa di 3 mila euro e al pagamento della spese processuali. Anche per lui la pena è stata diminuita per il rito abbreviato. Per entrambi la pena è stata sospesa.

Malvisi e Morza dovranno, inoltre, pagare, in solido fra loro, una provvisionale di 10 mila euro sul risarcimento danni, che sarà discusso in un’eventuale causa civile. Infine, dovranno versare 5 mila 400 euro per «spese di attribuzione e assistenza» in favore della parte civile. Il pubblico ministero aveva chiesto una multa di 2667 euro per Malvisi e un’ammenda di circa 1330 euro per Morza.

La vicenda è nata nell’aprile 2010 quando la Gambarini, difesa in aula dall’avvocato Pierluigi Collura, ritenendo diffamatori nei suoi confronti alcuni commenti anonimi pubblicati sul blog piazzafidenza.blogspot.com, aveva presentato una denuncia contro ignoti. Erano scattate, quindi, le indagini della polizia postale che aveva individuato i computer di Malvisi e Morza come quelli da cui sarebbero stati inviati i commenti. Rimane ancora anonimo, invece, il gestore del blog, attualmente non attivo.

I legali di Malvisi e Morza, gli avvocati Juri Monducci e Aniello Schettino, dopo che il giudice avrà depositato le motivazioni della sentenza, impugneranno in appello la sentenza di primo grado. Già nei giorni scorsi durante una conferenza stampa, i difensori degli imputati avevano parlato di «arbitrarietà» e di «superficialità» nell’attribuire la paternità dei commenti ai loro assistiti.

«Dimostreremo la nostra innocenza nei successivi gradi di giudizio e verrà fuori la verità su questa vicenda – hanno commentato Malvisi e Morza -. Non avevamo nessun motivo per attaccare in quel modo la Gambarini. Se avessimo voluto attaccarla politicamente avremmo utilizzato i mezzi canonici». Malvisi ha, inoltre, precisato di «non avere intenzione di dimettersi dal Consiglio comunale», mentre, per quanto riguarda la carica di segretario del Pd, «si rimetterà alle richieste del partito».

La Gambarini, invece, ha ribadito di «aver presentato una denuncia contro ignoti e di non voler colpire Malvisi e Morza». «Questa vicenda mi ha molto addolorato e ancora oggi sono molto amareggiata da questi fatti. Anche se c’è stata la sentenza non c’è nulla per cui festeggiare». Entrambi le parti, infine, sperano che «la vicenda non venga ulteriormente strumentalizzata».

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