Non doveva esserci (lo si era annunciato in ottobre) per problemi finanziari: poi il successo del crowdfunding, l’arrivo di nuovi sponsor internazionali e anche quest’anno il Festival internazionale del giornalismo, che qualcuno ha definito la “Woodstock del giornalismo”, si è rivelato un successo. Così Arianna Ciccone tirando le somme sull’ottavo Festival internazionale del giornalismo, conclusosi ieri sera a Perugia, dove si terrà anche la nona edizione, dal 15 al 19 aprile dell’anno prossimo.
Stamani Ciccone, insieme a Chris Potter, ha tenuto la conferenza stampa di bilancio della manifestazione, parlando di “numeri da record e sempre in crescita rispetto al passato” e spiegando che, oltre ai 100.000 euro della raccolta pubblica, sono stati impiegati altri 500.000 euro (200.000 dalle istituzioni, 300.000 mila da sponsor privati, tra cui, quest’anno Amazon e Google).
Il tutto per decine di dibattiti, seminari e incontri che hanno fatto registrare, stando a stime ancora approssimative, oltre 60.000 presenze, con 415.000 visualizzazioni su Facebook e oltre 50.000 tweet, mentre sono stati 230.000 i minuti visualizzati degli eventi del Festival, con 20.000 utenti on-line.
Sulla prossima edizione, Ciccone e Potter dicono di “non avere ancora idea di come si svolgerà e di quante risorse potrà disporre”, anche se, “visto il gradimento espresso a quanto successo in quella appena terminata, sia Amazon sia Google dovrebbero confermare il loro contributo”. Improbabile, poi, che si possa ripetere l’esperienza del crowdfunding.
“La disponibilità a finanziare la manifestazione anche l’anno prossimo mi è stata espressa in un colloquio avuto con la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini“, ha riferito Ciccone: “sarebbe bello – ha detto – che le istituzioni locali dicessero loro, senza aspettare richieste, quanto sono disponibili ad investire in questa manifestazione, che ha riempito Perugia per cinque giorni”.