L’esame al posto di Annozero. L’idea è il frutto di un’improvvisa ispirazione mattutina di Giuliano Ferrara.
Il direttore del Foglio non ha esitato a scrivere al dg della Rai, Lorenza Lei, per proporsi di colmare il vuoto del giovedì sera; la missiva non ha ricevuto ancora una risposta, né ci sarebbero accordi ufficiali, ma Dagospia, L’ Espresso e Il Fatto quotidiano credono sia cosa fatta.
L’ispirazione di Ferrara è ben strutturata, è già chiaro il titolo, L’esame, e il format: «vorrei che ci sia un confronto di opinioni, io non sono per la verità estrapolata come il molare dal dentista, io non sono la voce del popolo.
Vorrei qualcosa di veloce e dinamico: pochi filmati, due mie interviste a due personaggi diversi, un gruppo di persone che giudica e consente al sondaggista Nando Pagnoncelli di fare le sue statistiche».
Ferrara non avrebbe pretese di share e auditel, sarebbe solo uno «sfizio di fare una cosa nelle intenzioni bella, a vocazione di servizio pubblico, e naturalmente al completo servizio di Berlusconi e di Lavitola», scherza (?) l’Elefantino che chiarisce: «Della proposta non ho più saputo niente, fino ad oggi», ma non nasconde la soddisfazione di una possibile conferma, «prima eredito la cattedra di Enzo Biagi, adesso il trono di Michele Santoro..», dichiara Ferrara al Fatto.
Per ora è un’autocandidatura, ma secondo i malpensanti la trasmissione sarà ben gradita ai vertici Rai in quanto sarebbe un valido aiuto per la propaganda elettorale delle possibili elezioni di marzo.
Polemico ed ironico il segretario dell’Usigrai, Carlo Verna, che plaude ironicamente la scelta di Viale Mazzini: «Chi l’ha detto che l’informazione debba costituire il cane da guardia della democrazia? Per essere responsabilmente italiani occorre che sia cane da guardia ma del potere. Ancora grazie e bravi davvero!».
Alza i toni anche Pancho Pardi, esponente Idv in Vigilanza, «La Lei sta completando il quadro dell’occupazione politica in Rai in modo eccellente, come Masi non è riuscito a fare.
L’annuncio che Ferrara prenderà il posto di Annozero su RaiDue è la conferma che il servizio pubblico è solo uno strumento di propaganda del premier.
Il presidente Rai, Paolo Garimberti, dopo aver precisato la sua ideologia super-partes, precisa che l’ipotesi Ferrara non circola ancora in Rai, né è stata discussa, inoltre «alla luce di questo ritengo che i progetti vadano valutati nell’ambito dell’equilibrio complessivo della programmazione e non sulla base di gossip o autocandidature», precisa Garimberti.
Tuttavia il 7 ottobre in cda, Mauro Mazza, direttore di Raiuno, esaminando gli ascolti non brillanti di Radio Londra (trasmissione post-Tg1, condotta attualmente da Ferrara) già propose la candidatura dell’Elefantino in prima serata; allora fu percepita solo come una provocazione.
A pensar male si fa peccato, ma…
Egidio Negri.