“A Draghi non possiamo che fare i nostri complimenti per il proprio alto profilo: ricordiamo quando ricoprì l’incarico di Dg del Tesoro sotto Amato, quando di notte vennero prelevati forzosamente i conti correnti degli italiani, in piena stagione delle privatizzazione o i suoi ruoli apicali nelle principali banche d’affari come Goldman Sachs”. Lo ha affermato in una nota il capogruppo di FDI in commissione VII, responsabile Cultura e Innovazione di FDI, deputato Federico Mollicone.
Il deputato ha aggiunto: “Da Draghi un euromessaggio: “la ricreazione è finita”. Dispiace che la cultura non sia stata il centro delle linee programmatiche del nuovo premier, nonostante sia uno dei settori più colpiti dalla pandemia. La riscrittura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rimetta al centro la cultura, lo spettacolo, l’editoria e l’informazione, ridotti a pochi incisi e con pochi soldi a disposizione. Già al Milleproroghe abbiamo presentato emendamenti per la proroga della validità del DURC, necessaria per tante imprese, anche dello spettacolo. Ci auguriamo che il primo passo di questo governo sia l’approvazione di queste norme, cruciali per la sopravvivenza della cultura nazionale e di molti posti di lavoro”.
Quindi Mollicone ha concluso: “In commissione abbiamo già chiesto l’immediata convocazione dei ministri delle materie di competenza per l’illustrazione delle linee programmatiche, come la cultura, lo spettacolo, l’informazione, la scuola e l’università. Avremmo già chiesto anche quella del ministro allo Sport, ma non sappiamo ancora chi sia. Sull’editoria aspettiamo ancora l’attribuzione di una delega a uno dei sottosegretari: ci chiediamo dove sia finito Martella…”