Correva l’anno 2011 quando Fanpage muoveva i primi passi e, probabilmente, anche coloro che credevano profondamente in questa nuova avventura, non immaginavano che di lì a pochi anni sarebbero diventati il giornale on line numero uno nel Vecchio Continente per numero di lettori fidelizzati.
Liberio da ogni logica di partito, sin dalle origini, fanpage si pone come una sorta di magazine multimediale dove il pensiero non è manifestato in maniera univoca ma descrive i fatti riportando più punti di vista, specchio di una informazione pluralista e garantista.
I canali di diffusione scelti dalla redazione determinano sicuramente il successo di questa piattaforma: i social più popolari, facebook in primis, i motori di ricerca e l’home page del sito. Di volta in volta, in base ai contenuti, si determina come e dove veicolare la notizia in maniera che sia fruibile, in modo semplice e veloce, da un numero sempre crescente di lettori, anche quelli che ormai avevano abbandonato l’informazione più tradizionale diffusa attraverso le vecchie copie cartacee dei giornali off line.
Perché leggere fanpage
L’innovazione e l’indipendenza che caratterizzano la policy di fanfage sono state sicuramente determinanti per l’affermazione e la diffusione del giornale; tuttavia l’affidabilità e la credibilità della testata sono stati costruite, giorno dopo giorno, con la qualità dei contenuti e con i sacrifici dettati dalla convinzione che, la proposta editoriale, per essere valida deve reggersi sulle sue gambe, senza aspettarsi finanziamenti di nessun genere.
Secondo quanto dichiarato dal direttore Francesco Piccinini più che attendere aiuti esterni o politiche di supporto pro-giornali on line, un prodotto per essere appetibile deve innanzitutto investire su stesso: pur rispettando quelle realtà che senza l’aiuto di fondi o sovvenzionamenti da parte dello Stato non potrebbero sopravvivere ed assicurare lavoro alle unità in forza, è impensabile non incanalare tutti gli sforzi facendo leva sulle proprie capacità e mettendo al centro della propria esistenza il “lettore o utente” che sia.
E’ utopistico pensare di andare avanti solo ed esclusivamente con gli aiuti di turno. A fanpage, quindi, ben venga se una legge ad hoc favorisca la crescita del settore che sia utile anche in termini occupazionali, ma il timore che questo avvenga in tempi biblici o che non possa mai avvenire fa sì che il giornale ogni giorno si rimbocchi le maniche lavorando con lo stessa passione e dedizione dei primi tempi, senza pensare di essere arrivati.
Progetti per il futuro
Lavorare con entusiasmo ed umiltà non significa non avere ambizioni o progetti per il futuro.
Nonostante i 3 milioni di lettori raggiunti dalla piattaforma, fanpage non dorme sugli sugli allori e tra le tante iniziative c’è l’apertura delle nuove sedi locali come Milano senza perdere di vista il potenziamento di quelle già in essere.
In pochi anni, grazie ai reportage veicolati su Youmedia, gli utenti on line hanno dimostrato di apprezzare molto l’informazione partecipata che li vede protagonisti insieme con i valenti e giovani professionisti, molti dei quali napoletani, che lavorano con le loro telecamere spostandosi in lungo e largo per la penisola per testimoniare la presenza di fanpage.
Ma l’obiettivo principale del sito è andare ancora oltre: fidelizzare sempre più persone tanto da diventare il primo broadcaster italiano. I media tradizionali sono avvertiti: il ciclone fanpage è in arrivo e forse avete già i giorni contati!