”Convocare al più presto gli stati generali dell’editoria, farlo prima che sia troppo tardi e in modo che tutti possano assumersi chiare responsabilità”. E’ quanto affermato oggi dal segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, intervenendo alla conferenza stampa su ‘Editoria, contributi diretti e tariffe postali’. Il dirigente sindacale ha denunciato ”la volontà del governo, che si è manifestata appena si è insediato, di tagliare sull’editoria ed è proseguita con atti successivi che portano oggi alla pesante riduzione dei fondi effettivi, alla cancellazione del diritto soggettivo e all’aumento delle tariffe postali”. Una situazione, per Fammoni, ”drammatica che porta alla chiusura di testate e alla conseguente perdita di lavoro. Anche con questi atti si colpisce la libertà di informazione e si aumentano – ha concluso – le difficoltà di un settore produttivo importante”.
Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…
Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…
La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…
La web tax ha aperto un dibattito anche all’interno del governo. Il sottosegretario alla presidenza…
Così parlò Barbara Floridia, presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai: “È fondamentale che chi…
Tutti spiati: l’inchiesta a Milano mette in seria discussione alcune delle libertà fondamentali del cittadino…