Editoria

Fake news, presentato a Roma un nuovo osservatorio

Dal governo e dall’Ue un nuovo sforzo contro le fake news, il nuovo osservatorio è stato presentato, per quanto riguarda l’Italia alla Luiss di Roma. Intanto anche da Bruxelles prosegue l’impegno per contrastare la disinformazione. E l’Unione Europea a breve potrebbe avviare un osservatorio sui media. In particolare, su quelli digitali. L’hub italiano della task force si presenta con l’ambizioso obiettivo di insegnare ai cittadini a “distinguere il vero dal falso”.

Un altro osservatorio contro le fake news

Come riferisce l’Ansa, il progetto comunitario vuole dare una “calmata” alla disinformazione. L’ala italiana, che sarà presieduta da Gianni Riotta, ha l’alto obiettivo di operare una sorta di ri-alfabetizzazione degli italiani per “aiutare i cittadini a  imparare a distinguere il vero dal falso”. Dell’Italian digital media observatory faranno parte Rai, Tim, Gruppo Gedi La Repubblica, Universita’ di Tor Vergata, T6 Ecosystems, Newsguard, Pagella Politica e con la collaborazione di Alliance of Democracies Foundation, Corriere della Sera, Fondazione Enel, Reporters Sans Frontieres, The European House Ambrosetti. L’organo sarà coordinato dall’università Luiss.

La “benedizione” di Moles

Intanto il sottosegretario Moles ha annunciato la nuova iniziativa di tavoli e comitati tecnici sulle fake news. E ha benedetto l’iniziativa presentata alla Luiss. E ha spiegato: “Abbiamo portato avanti da poco la direttiva sul copyright, a cui seguirà quella sulla pirateria. Tuttavia, un sistema così vasto necessita di un confronto anche a livello europeo e mondiale, e dell’impegno di tutti gli attori che operano sulla rete interessata”. Dunque ha concluso. “Le istituzioni non possono che accompagnare questo processo: in quest’ottica, vogliamo studiare una campagna di informazione istituzionale che promuova pratiche positive sull’utilizzo di strumenti digitali”.

Ma la priorità dovrebbe essere salvare i giornali

Il commissario europeo Paolo Gentiloni ha dichiarato. “La disinformazione mina le basi del normale dibattito democratico. L’Osservatorio e’ un elemento importante della nostra azione per promuovere la verifica dei fatti e migliorare la capacita’ di comprensione e contrasto della disinformazione online”. Il progetto sarà finanziato, per il momento e in sede europea su scala continentale, con undici milioni di euro. La nuova iniziativa dunque porterà un altro osservatorio. Ora bisogna fare presto: il rischio è che, se non si farà bene e presto, tra qualche tempo ci saranno più tavoli che giornali.

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