La vicenda lascia perplessi. Khalil ha “hackerato” l’account di Zuckerberg, ma lo ha fatto con le migliori intenzioni, scusandosi e specificando la causa dell’incidente. In un comunicato da Facebook dicono che le informazioni date da Shreateh nel suo primo alert non erano sufficienti per poter risalire ad un problema. Si ha la vaga impressione che i tecnici di Palo Alto vogliano minimizzare una faccenda che non onora la loro reputazione.
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