Secondo Bloomberg, Facebook intende introdurre un software il quale contrassegnerà con una flag la musica che viola i diritti d’autore. Ma l’agenzia finanziaria va cauta sui tempi: ci vorranno almeno due anni prima che questo software sia pronto. Nel frattempo gli editori preferiscono essere ricompensati in qualche modo, piuttosto che andare in caccia di tutti i video caricati illegalmente per chiederne la rimozione. L’accordo per il pagamento dei diritti d’autore rafforzerebbe il piani di Facebook di fare concorenza a YouTube con Watch, la sua piattaforma che consente la condivisione e la visualizzazione di video. L’intesa farebbe tutti contenti: gli utenti non si vedrebbero più cancellare i video illegali per i diritti musicali; i partner della piattaforma sarebbero sollevati dal vedere che il social network non ospita più contenuti illegittimi; di conseguenza sarebbero più tranquilli anche gli inserzionisti pubblicitari, che tutto cercano fuorché grattacapi legali. Invece i video – stando a quanto ha detto lo stesso Zuckerberg alla comunità finanziaria – saranno proprio il cardine della prossima espansione del social network, e anzi dalla loro performance si potrà giudicare l’intera società. (ansa)