Morgan Stanley, la principale banca che ha curato il collocamento di Facebook, si prepara ad aggiustare i prezzi di migliaia di azioni scambiate da venerdì scorso per assicurarsi che nessuno investitore paghi più di 43 dollari per azione. Lo riporta la stampa americana, sottolineando che gli aggiustamenti potrebbero aversi nelle prossime ore. Morgan Stanley potrebbe quindi rimborsare coloro che hanno pagato i titoli Facebook più di 43 dollari per azione.
Morgan Stanley ha tenuto una conference call con i broker durata circa dieci minuti, durante la quale ha indicato ai broker le procedure da seguire. Facebook quando è sbarcata in Borsa venerdì scorso ha raggiunto anche quota 45 dollari per azione prima di calare e Morgan Stanley avrebbe detto agli investitori che nessuno pagherà più di 43 dollari per azione.
Morgan Stanley e Facebook devono affrontare già due cause legali per il collocamento, anche se la società di Mark Zuckerberg non si dice preoccupata per le possibili conseguenze legali.
Le perdite dei quattro principali trader (Knight Capital, Citadel Secrities, Ubs e Automated Trading Desk di Citi) sul’Ipo di Facebook probabilmente superano i 100 milioni di dollari. Lo rivela un dirigente di una delle quattro società. Knight e Citadel hanno avanzato richieste di risarcimento per perdite tra 30-35 milioni di dollari.