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Editoria, le industrie creative nel Lazio tra informazione e tecnologia.

Il progetto si chiama Reader, e il nome già dice tutto. Pare che a Facebook ci stiano lavorando, in gran segreto, ormai da un anno: secondo il Wall Street Journal si tratterebbe di un servizio per la condivisione delle notizie pubblicate dagli utenti, selezionate ed ordinate in un formato adatto al mobile. E graficamente simile ad un giornale, sulla scia dei prodotti lanciati da Flipboard oPulse.

Sia Flipboard che Pulse, due app di aggregazione di notizie in arrivo (anche) dai social, selezionano i contenuti condivisi in Rete per creare “quotidiani” personalizzati e basati sulle preferenze dei singoli utenti. Pescando dati e articoli anche dai profili Facebook degli iscritti: perché – deve essersi detto Zuckerberg – non creare lo stesso prodotto, ma fatto in casa?  Prima che gli avversari in campo diventino ancora più forti di quanto già non siano: Flipboard conta su oltre 50 milioni di utenti, mentre i 20 milioni di iscritti di Pulse potrebbero presto finire nel bacino di LinkedIn, che ha da poco acquisito la startup. Summly e Wavii, altre due app di raccolta di notizie, sono stata comprate rispettivamente da Yahoo! e Google.

Per il momento il Reader è ancora in fase di sviluppo, e secondo lo stesso WSJ non è chiaro se e quando Menlo Park deciderà di renderlo disponibile. Sia il nome sia il fatto che la società ci stia lavorando da prima che Google annunci la chiusura di GReader (prevista per il 1 luglio), mostrano chiaramente dove Facebook vuole andare a parare: la creazione di un suo personale sistema di raccolta e condivisione di news. Probabilmente – ipotizza WSJ – anche per spingere sempre di più sulla pubblicità.

fonte: www.corriere.it

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