Categories: Editoria

Facebook “oscura” l’Australia per non pagare le notizie

Pur di non sganciare una lira, Facebook dichiara “guerra” all’Australia. Come noto, il governo di Canberra aveva avviato nelle scorse settimane un’importante iniziativa legislativa che avrebbe indotto le Over the Top di internet a dover pagare per la fruizione e la condivisione di notizie sulle proprie piattaforme.

Se inizialmente il braccio di ferro sembrava principalmente con Google, dalle “retrovie” in cui si era tenuta Menlo Park, è arrivato a ciel sereno un autentico fulmine. Zuckerberg ha deciso di “chiudere” il social in Australia. E per di più s’è rizelato, adontato, perché Facebook avrebbe “regalato” referral gratuiti per 407 milioni di dollari australiani agli editori, al cui unico vantaggio andrebbero le modifiche previste dal governo sul Consumer Act, a fronte di un movimento – quello delle news – che non supererebbe il 4% del totale sulla piattaforma.

Perciò Facebook ha vietato ogni condivisione, oscurando di fatto un’intera nazione e il suo sistema dell’informazione. Per una manciata di spiccioli.

Marina Pisacane

Marina Pisacane

Recent Posts

Gedi, l’ultima cessione di Elkann: pronto a cedere Repubblica

John Elkann ha intenzione di vendere Repubblica. E con l’eventuale cessione del quotidiano, Gedi verrebbe…

9 ore ago

L’Ifj contro Israele: “46 giornalisti morti a Gaza”

I governi vanno ritenuti responsabili delle morti dei giornalisti: lo afferma l’Ifj, la Federazione internazionale…

10 ore ago

Il sogno del Papa: “Una comunicazione di pace”

Il Papa vuole che si cominci a fare la pace partendo dalla comunicazione, dall’informazione, dal…

3 giorni ago

Askanews, ora i giornalisti chiamano il sottosegretario Barachini

Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…

4 giorni ago

I pubblicitari contro la web tax: “Colpirà le piccole aziende”

Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…

5 giorni ago

Aie vuole incontrare Giuli: “In manovra non c’è niente per il libro”

La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…

5 giorni ago