I cugini d’Oltralpe non sono mai stati famosi per l’apertura nei confronti dei termini anglofoni: da disc dur a ordinateur, gli esempi possono essere centinaia. La questione odierna, riguarda invece Facebook e Twitter: in Francia infatti, sarà vietato citare i nomi dei popolari servizi di social network in televisione e in radio. Secondo quanto riportato dal Consiglio superiore degli audiovisivi (Conseil Superieur de l’Audioviseul -CSA), infatti richiamando un decreto del 1992, si tratterebbe di pubblicità “clandestina”.
I termini “Twitter” e “Facebook” potranno essere utilizzati qualora vengano trattati all’interno di una notizia, ma non come fonte per divulgare contenuti: a seguito di un telegiornale, riportiamo a mero titolo di esempio, non sarà pertanto possibile concludere con un “per eventuali aggiornamenti potete seguirci sulla nostra pagina Twitter”.
L’Usigrai torna a tuonare contro la governance di viale Mazzini e denuncia: “Rai bloccata dai…
Dopo aver ingaggiato la battaglia dei copyright con Google, l’Australia è pronta a fare sul…
Solo gli iscritti all’albo professionale, cioè i giornalisti, possono firmare i comunicati stampa. Ciò che…
Padre Benanti e l’intelligenza artificiale. Secondo il presidente del comitato per l’intelligenza artificiale presso il…
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi teme che l’intelligenza artificiale possa trasformarsi in un “pericoloso…
Oggi alle 18 in piazza Venezia a Roma Il Tirreno sarà premiato con il Digital…