Diffondevano notizie false e contenuti d’odio, domenica 12 maggio Facebook ha chiuso 23 pagine italiane segnalate dalla ong Avaaz (PDF), che si occupa di campagne ambientaliste e a favore dei diritti umani.
Le pagine avevano un totale di circa 2 milioni e mezzo di follower, ma ne raggiungevano complessivamente molti di più grazie alla viralità dei loro contenuti. Quasi tutte proponevano teorie del complotto e notizie false con argomenti di estrema destra, e la metà era a sostegno della Lega e del Movimento Cinque Stelle.
Un’azione, quella del popolare social network, che per il Partito Democratico “è la conferma del pericolo. E’ possibile manipolare il consenso grazie alla diffusione di false notizie. Per questo è necessario istituire una Commissione di inchiesta che possa indagare sui casi di diffusione seriale e massiva delle fake news attraverso i social network”. I senatori del PD hanno fatto sapere che nelle prossime ore depositeranno un disegno di legge in tal senso. “Le 23 pagine Facebook- scrivono i senatori dem – con 2,46 milioni di followers, prevalentemente a sostegno del M5S e della Lega, dimostrano l’urgenza di un intervento del Parlamento”.
Sulla vicenda si registra il silenzio della Lega, mentre il Movimento Cinque Stelle fa sapere per bocca del suo capo politico Luigi Di Maio di non avere notizie di “pagine del Movimento Cinque Stelle, che gestiamo noi, chiuse. Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – il tema delle fake news è un tema molto ampio: le più grandi fake news che mi hanno colpito e per le quali adesso ci sono dei contenziosi in sede di Tribunale, spesso partivano da siti on line di testate giornalistiche autorevoli e poi si diffondevano on line e diventano fake news virali. Ma bene la chiusura se c’erano delle pagine che inneggiavano all’odio, alla violenza o se diffondevano notizie non vere, ma non sono nostre, nel senso che non sono gestite dal Movimento”.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, che in un tweet scrive: “Facebook chiude decine di pagine, per la maggior parte a sostegno di Lega e M5S. Una rete che spacciava fake news a milioni di persone. Bufale come ‘Boldrini ha sistemato i suoi parenti’ o ‘favorisce la sostituzione etnica’. Qualcuno, adesso, chiederà scusa?”.
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